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27 marzo 2018

I dolci della tradizione: la pastiera

support Blog dolci della tradizione napoletana, pastiera

“Currite, giuvinò! Ce stà ‘a pastiera!”

E’ nu sciore ca sboccia a primmavera,

e con inimitabile fragranza

soddisfa primm ‘o naso,e dopp’a panza.

Pasqua senza pastiera niente vale:

è ‘a Vigilia senz’albero ‘e Natale,

è comm ‘o Ferragosto senza sole.

Guagliò,chest’è ‘a pastiera. Chi ne vuole?

Ll’ ingrediente so’ buone e genuine:

ova, ricotta, zucchero e farina.

Dolce simbolo della tradizione napoletana, la pastiera si consuma generalmente a Pasqua e la sua storia nasce da un’antica leggenda di pescatori.

La leggenda della Pastiera

Pare, infatti, che alcune mogli di pescatori, nel tentativo di offrire un dono al mare in cambio della salvezza dei loro mariti, usciti in mare per lavorare, avessero lasciato in spiaggia delle ceste con ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d’arancio.
Il mattino dopo, tornate in spiaggia per salutare i loro mariti, trovarono delle torte. Le pastiere che i flutti del mare avevano creato impastando gli ingredienti lasciati in spiaggia come dono.

Sicuramente questa è solo una leggenda, ma pare che non sia l’unica. Conoscete quella della Sirena?

Si racconta che la sirena Partenope, che dimorava nel Golfo, ad ogni primavera emergeva dalle acque per offrire dei canti al popolo napoletano. Per ringraziarla, un giorno vennero incaricate sette delle più belle ragazze del golfo di consegnare alla sirena dei cesti contenenti alcuni doni: grano, uova, ricotta, fiori d’arancio, zucchero, spezie, farina. La sirena portò questi doni agli dei che ne crearono una torta: la pastiera.

Pare comunque che torte simili venissero usate in antichi riti pagani come omaggio all’arrivo della primavera.

Un’altra storia narra che Maria Teresa d’Austria accettò di mangiarne una fetta sotto le insistenze del marito Ferdinando II di Borbone, che teneva tanto a vederla sorridere. L’assaggio fu così sorprendente che la Regina abbozzò un sorriso e questa storia, generò come sempre una filastrocca in rima baciata che termina così:

Nun solo a Pasca, che altrimenti è un danno; pe te fà ridere adda passà n’at’ anno!”

La pastiera insomma non è solo il simbolo della Pasqua ma anche dell’allegria, dello stare insieme. Gustatela con amici e parenti, a casa o al ristorante!

 

 

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